L’Europa e il digitale

L’Europa e il digitale: speranze, aspettative, timori dei cittadini europei nei riguardi di una tecnologia che già pervade la vita quotidiana, ma promette di crescere molto di più. È un tema al quale le istituzioni europee hanno dedicato un’attenzione particolare durante il 2021. 

La Commissione ha infatti pubblicato, nel mese di marzo 2021, la comunicazione intitolata Bussola per il digitale 2030: il modello europeo per il decennio digitale. Si tratta di un primo “punto della situazione” in vista della formulazione di una vera e proprio Dichiarazione sui principi della dimensione digitale.

L’intento è quello di “definire la via europea alla transizione digitale”, con lo scopo di costruire un futuro digitale che sia centrato sull’essere umano, sostenibile e prospero.

In autunno, Eurobarometro ha sondato la percezione dei cittadini UE del ruolo giocato nelle loro vita dagli strumenti digitali e da internet. Quali vantaggi si aspettano e quali timori nutrono per il futuro?

L’indagine è stata condotta tra settembre e ottobre 2021 intervistando oltre 26.500 persone residenti nei 27 Paesi UE. Il report completo e dettagliato è reperibile a questo link. Noi abbiamo voluto evidenziare alcuni punti che ci possono interessare più da vicino, sia come operatori dell’apprendimento digitale che come abitatori del mondo aziendale.

Osserviamo dunque che tanto in Europa quanto specificamente in Italia è ben presente una forte consapevolezza dell’importanza e del ruolo che il digitale giocherà da qui in avanti.

  • L’85% degli europei e l’87% degli italiani ritiene importante un’identità digitale affidabile e sicura per l’accesso ai servizi pubblici e privati. Su questo l’Italia ha profuso molti sforzi, ultimamente, ma c’è ancora uno spazio di miglioramento molto ampio.
  • Indicativo il fatto che “promuovere la comprensione delle tecnologie digitali” sia considerato importante dall’ 87% degli europei e dall’89% degli italiani. Una cifra, la nostra, sopra la media che segnala una domanda di alfabetizzazione digitale più pronunciata. Il che fa pensare che gli italiani si sentano un po’ meno pronti.
  • Interessante anche il divario tra Italia e media europea a proposito di una gestione bilanciata del tempo passato usando le tecnologie digitali in remote working e remote learning. L’esigenza è avvertita dall’88% degli italiani a fronte dell’84% europeo.
  • E a proposito di apprendimento: l’89% degli italiani (88% degli europei) ritiene importante garantire l’accesso a un’educazione digitale di alta qualità, in termini ad esempio di strumenti e disponibilità dei corsi.
  • Più in generale, il 90% dei cittadini europei (e degli italiani) considera fondamentale il fatto che esista la possibilità di una alfabetizzazione digitale. Questo allo scopo di poter avere un ruolo attivo nella società, nel mercato del lavoro e nei processi democratici.

Questi sono soltanto alcune delle sfaccettature che Eurobarometro ha indagato. Noi, occupandoci di formazione moderna digitale, vi troviamo spunti significativi su ciò che gli utenti pensano e si aspettano per il futuro, immediato e remoto. Soprattutto, troviamo la conferma che le persone sono pronte per trasformare il modo di apprendere nelle organizzazioni.

Il fatturato globale dell’e-learning

L’e-learning è un rimedio temporaneo per i periodi di pandemia? Una cosa in più da affiancare alla formazione tradizionale in aula? Una moda? I numeri e il fatturato dicono che no, non è nulla di tutto questo: l’e-learning esisteva già prima del Covid, stava già crescendo esponenzialmente da almeno un paio di decenni, ed è qui per continuare a crescere e affermarsi definitivamente.

La testata specializzata e-Learning Journal, nel riferire i contenuti di uno studio della società irlandese Research and Markets, rimarca come tutte le realtà – dalle aziende alle scuole alle università – stiano usando sempre di più il digitale nelle loro attività di insegnamento.

Secondo questo studio, il mercato complessivo dell’e-learning è atteso a una crescita media del 9,23% all’anno fino almeno al 2025.

Gli analisti irlandesi si aspettano che in 5 anni il valore totale di questo mercato passi dagli attuali 187 a 320 miliardi di dollari. La percentuale di crescita più elevata si avrà nella regione dell’Asia pacifica (grosso modo l’area compresa fra Cina, Giappone, Indonesia e Australia), mentre il mercato statunitense resta il più rilevante in termini di vendite.

Quali sono le motivazioni che spingono una tale crescita di fatturato dell’e-learning? Innanzitutto, secondo Research and Markets, il deciso aumento della copertura di Internet nelle diverse aree del mondo, anche le più remote. Elementi non meno importanti sono la diffusione di soluzioni basate sul cloud e il rapporto costi-benefici che risulta favorire nettamente l’e-learning rispetto alla formazione tradizionale.

A questo si aggiungono altri fattori, come l’uso dell’intelligenza artificiale e lo sviluppo dell’Internet of Things. E poi  l’affinamento dei metodi e delle tecniche specifiche della formazione digitale, che la stanno rendendo e la renderanno sempre più efficiente ed efficace.

Quest’ultima, chi ci segue da tempo ormai lo sa, è la leva più innovativa e insieme più sfidante. La Formazione Digitale, non è solo tecnologia, anzi. Per sprigionare tutte le sue potenzialità richiede un metodo e una progettazione completamente nuovi. Proprio per facilitare questa trasformazione abbiamo creato Silverline, di cui a questa pagina sono aperte le iscrizioni per l’edizione dell’autunno 2021.

Conoscere la Formazione Digitale con Silverline

Formazione Digitale: che cosa è davvero, che cosa serve per farla al meglio. Per ottenere risultati visibili nei comportamenti delle persone, sfruttando le potenzialità delle nuove tecnologie, di oggi e di domani. È stato pensando a questo che nei primi mesi del 2020 è nato Silverline, il percorso proprietario di APPrendere che accompagna L&D manager e professionisti lungo l’evoluzione verso la Formazione Digitale.

Un percorso che si propone esso stesso come esempio della nuova formazione.

È composto infatti da una serie di oggetti didattici fruibili sui canali più diversi a cui si aggiungono gli appuntamenti live per la condivisione, la discussione e gli approfondimenti tramite esercitazioni facilitate.

Possiamo dire che Silverline è la rappresentazione concreta della missione stessa di APPrendere: trasformare il modo di apprendere nelle organizzazioni. Perché non si tratta soltanto di conoscere l’ultimo tool digitale (che non è mai l’ultimo, perché ne spunta uno nuovo ogni settimana).

Si tratta di trasformare il modo di concepire la formazione, reinventarne la progettazione, rivoluzionarne la fruizione.

In Silverline un L&D manager può scoprire e valutare nuove possibilità di apprendimento per le sue persone, chiarire che cosa può cercare sul mercato e come valutare i fornitori. Ma anche che cosa può realizzare internamente ed esplorare il mondo delle tecnologie AI per l’apprendimento.

Un formatore professionista può scoprire come è cambiata la progettazione del training e come stimolare e ingaggiare i learner nel nuovo contesto di remote learning (un contesto che è qui per restare).

Come fare per partecipare? È molto semplice: basta cliccare qui per andare sulla pagina dedicata dove puoi trovare altro materiale informativo da scaricare, l’indicazione dei prezzi e il magico bottone con sopra scritto acquista.

Ti aspettiamo!

 

adaptive learning

La crescita dell’adaptive learning

La testata specializzata e-Learning Journal ha riferito di recente alcune stime che assegnano grandi prospettive di crescita all’adaptive learning. Di tale metodologia abbiamo già parlato in questo post, dove abbiamo spiegato in che modo essa che trova nel digitale la possibilità di un’applicazione compiuta ed efficiente.

Ora anche i numeri rilevati dagli analisti sui mercati di tutto il mondo confermano che la formazione del futuro sarà sempre più “adaptive”.

Secondo la società di ricerche irlandese Research and Markets, il mercato globale dei software di adaptive learning crescerà dal valore di 1,9 miliardi di dollari del 2020 fino ai 5,3 miliardi nel 2025, con una crescita attesa del 22,7% annuo.

Gli analisti indiani di HTF prevedono addirittura un +31,7% nel 2021, mentre quelli di Research Fox parlano di +29,72% annuo fino al 2022. Cifre che indicano comunque una tendenza molto chiara: l’adaptive learning è destinato a crescere parecchio nei prossimi anni, e proprio oggi sta conoscendo un’impennata davvero significativa.

I punti di forza sottolineati da Research and Markets sono la possibilità di personalizzare i ritmi della formazione e quella di analizzare con precisione lo svolgimento effettivo del percorso. Invece HTF si sofferma sulle barriere d’ingresso – specie per i paesi in via di sviluppo – quali i costi della tecnologia e la necessità di avere un ambiente già alfabetizzato digitalmente.

L’ultima frontiera della formazione

Quella dell’adaptive learning è forse la frontiera più avanzata che il digitale ci permette di esplorare. Sono proprio le possibilità create dalle nuove tecnologie, infatti, che permettono la creazione di percorsi individuali personalizzati a livelli di precisione mai visti prima.

È come avere un istitutore personale, alla maniera degli aristocratici del passato, che però non dorme mai ed è presente sempre e ovunque. E che consente di apprendere davvero il 100% della materia.

Dal punto di vista dell’azienda, poi, il tracciamento preciso dell’attività consente di conoscere l’efficacia del corso e l’ingaggio delle persone. Un feedback prezioso per migliorare sempre più la progettazione e l’erogazione, aumentando la soddisfazione degli utenti e la resa dell’investimento.

Arriva il 2021. Con Silverline

In questi giorni ci troviamo a cercare di raggranellare e dare un senso all’eredità del 2020, e a scrutare il 2021 in cerca di segni di speranza e di fiducia. Ma proprio da quanto accaduto nell’anno che finisce possiamo trarre idee e materiale per costruire l’anno nuovo con l’energia della novità fresca e utile.

 Questi ultimi mesi hanno davvero trasformato il mondo: la società, le famiglie, le aziende… e naturalmente anche la formazione aziendale, il lavoro dei formatori e quello di HR, LD manager e team leader. Sembrano passati anni, e invece sono solo 9 mesi, da quando, osservando i timori e le incertezze intorno a noi, ci siamo detti che serviva un supporto per LD manager e formatori, e abbiamo cominciato a lavorare a Silverline. Da allora, abbiamo dato una forma concreta al concetto di Formazione Digitale e l’abbiamo condivisa, discussa e arricchita insieme ai partecipanti alla prima edizione.

Ed ora è pronta a partire la seconda edizione, proprio nei primissimi mesi nel 2021: nella primavera che verrà – la quale sarà una rinascita in molti sensi – avremo l’opportunità di presentarci con una “cassetta degli attrezzi” professionale rinnovata e al passo con i tempi.

A tutti quelli che ci seguono da sempre, e a tutti quelli che ci hanno conosciuto da poco, il nostro più cordiale e autentico augurio per il 2021 in arrivo: che porti energia vitale, prospettive nuove,  fiducia ritrovata e condivisa.

Pronta la seconda edizione di Silverline

Ci stavamo lavorando già da un po’, noi di APPrendere, con i nostri clienti: la digital transformation applicata alla formazione aziendale. Poi è arrivata la pandemia di Covid, e abbiamo visto fioccare le richieste di supporto, di consulenza, di formazione alla Formazione Digitale.

È nata così, nel pieno del lockdown della primavera 2020, l’idea di Silverline: un percorso per dare a quelle richieste una risposta solida, robusta, a livello strategico.

Che aiutasse le aziende a fare un salto di qualità nello sfruttare le nuove opportunità del digitale, le sue potenzialità inespresse.

La prima edizione è partita a settembre e si è conclusa dopo 8 settimane di viaggio in compagnia di una ventina di L&D manager di diverse aziende e di professionisti della formazione e del coaching. In compagnia anche di Nicola e Claire, i nostri due personaggi che qui potete conoscere in fotografia. Ora siamo pronti per la seconda, che prenderà il via all’inizio di febbraio 2021.

Silverline vuole essere esso stesso il paradigma della Formazione Digitale: è fatto di materiali realizzati appositamente e disponibili online sul Learning Management System (LMS) Docebo offerto da APPrendere, e poi documenti, infografiche, audiovisivi, link a risorse presenti in Internet, forum di discussione, test di verifica, appuntamenti live in virtual classroom (90 minuti ciascuno).

Dentro questo multiforme e articolato contenitore ci sono approfondimenti teorici sull’apprendimento degli adulti e sulle competenze di facilitazione, scambio di esperienze tra L&D manager, nonché tra aziende e formatori, scoperta di strumenti digitali (alcuni soltanto, giacché sono in continua evoluzione e ogni giorno nasce qualcosa di nuovo). Alla fine un Test di Verifica per conquistare il certificato finale.

Tante cose, insomma, ma non abbiamo ancora citato la più importante, quella che fa davvero la differenza, il motivo vero per cui vale la pena fare questo investimento, da parte nostra nel preparare il percorso e da parte vostra nel frequentarlo.

La scoperta di un modo completamente diverso di progettare ed erogare la formazione in azienda.

Non si tratta (soltanto) di impadronirsi di qualche applicazione o di qualche piattaforma digitale in più: si tratta soprattutto di trasformare il paradigma. Uscire dagli schemi a cui aziende e formatori sono abituati e applicarne di totalmente differenti: perché il mondo intorno a noi è cambiato (lo stava già facendo, il Covid si è incaricato di completare la traiettoria), le esigenze e i ritmi sono cambiate e i contenuti della formazione vanno riverificati, aggiornati e rimodulati. 

Frequentare Silverline significa conoscere tutto ciò nel modo più efficace: sperimentandolo in prima persona.

Si conoscono i principi, i metodi e le tecnologie parlandone e allo stesso tempo usandoli per parlarne.

Nel facilitare la prima edizione ci siamo divertiti, abbiamo imparato cose nuove e ci siamo rafforzati nella convinzione di essere sulla strada giusta. Se vuoi percorrerla con noi, l’appuntamento è per la prima settimana di febbraio. Altri dettagli, date e iscrizioni nella pagina dedicata qui

Conclusa la prima edizione di Silverline

L’abbiamo già scritto tante volte e forse un po’ vi siamo venuti a noia. Mi riferisco ai discorsi su che cosa la formazione digitale non è, accennando a che cosa invece essa è.

Ad aprile abbiamo partecipato a Rinascita Digitale per invitare ad andare oltre la videoconferenza. A maggio abbiamo proposto un assaggio sperimentale durante la Milano Digital Week. E finalmente a settembre è iniziata l’avventura di Silverline:

otto settimane di lavoro in compagnia di una ventina di L&D manager aziendali, formatori, coach per esplorare davvero a fondo come è fatto un percorso di formazione digitale, su che cosa si basa, che cosa richiede e come si fa a montarne uno.

Due mesi sembrano lunghi, e anche intensi considerato che gli appuntamenti in videoconferenza erano settimanali. E invece i giorni sono volati, i partecipanti sono stati sempre presenti e attivi, e noi abbiamo avuto l’opportunità di un confronto ricco e generativo che ci ha lasciati desiderosi di rimetterci in campo al più presto (lo faremo, ma questa è un’altra storia).

Per adesso ci godiamo il compimento della prima edizione di questo progetto che, nato nei primi giorni del lockdown di primavera con l’idea di rispondere allo disorientamento di un settore professionale, si è poi rapidamente evoluto nella realizzazione concreta della mission di APPrendere:

trasformare il modo di apprendere nelle organizzazioni.

Proprio osservare compiersi questa trasformazione è stato l’aspetto più affascinante e prezioso del lavoro di queste settimane: vedere come convinzioni e concezioni presenti il primo giorno sono andate via via trasformandosi, grazie agli stimoli provenienti dai materiali forniti in asincrono e dai confronti vissuti nelle dirette Zoom.

 

La domanda iniziale, che era “come faccio a prendere il mio lavoro d’aula e portarlo online?”, è diventata “come funzionano la progettazione e la realizzazione pratica di un corso di formazione digitale?” Stiamo ancora raccogliendo i feedback più dettagliati, ma ad un primo giro abbiamo raccolto consensi per la qualità ed efficacia del lavoro, e osservazioni acute e preziose su ciò che con la prossima edizione faremo diversamente.

 

Abbiamo avuto la fortuna di avere con noi manager aziendali e formatori decisamente esperti e qualificati: a loro siamo grati per la generosità nelle condivisioni e per l’impegno autentico messo in questa sfida di trasformazione. Anche noi stessi, naturalmente, abbiamo imparato un bel po’ di cose. Ed ora siamo già al lavoro per la seconda edizione: manca pochissimo al lancio.

Incontro con le scuole di coaching

Si può fare formazione “distanziata”? Se sì, come? È la domanda, una delle tante in verità, che le conseguenze del Covid hanno importo al mondo economico e sociale. Nelle scorse settimane, abbiamo incontrato le scuole di coaching accreditate dall’International Coaching Federation (ICF).

Sono le realtà che formano i futuri professionisti del coaching e – come tutti coloro che si occupano di formazione – sono tra le più toccate dalle misure restrittive sanitarie. Nonché tra le più interessate dalla necessità di programmare a medio e lungo termine

L’ambiente digitale è completamente diverso da quello in cui ci siamo abituati ad operare finora. È necessario imparare quali strumenti esistono e come maneggiarli, ma anche come muoversi su quel terreno specifico.

Edoardo Gironi, coach ICF egli stesso nonché  CEO di APPrendere, ha illustrato il framework e gli strumenti utili per trasferire i corsi nell’ambiente digitale. È stata l’occasione per uno scambio reciproco molto denso e interessante.

Da un lato, c’è stata una panoramica sulla terminologia, le piattaforme, gli ambienti e le modalità maggiormente efficaci in questo contesto. Dall’altro, la raccolta di feedback e nuovi spunti, utili a calibrare sempre meglio l’offerta di metodi e di tecnologia sulle effettive necessità dei formatori, partendo dalla condivisione di bisogni, preoccupazioni e aspirazioni.

Ringraziamo ICF Italia per averci dato questa opportunità di perseguire lo scopo di APPrendere: mettere le organizzazioni e i professionisti nella condizione di sfruttare al massimo le nuove potenzialità offerte dagli strumenti digitali.